RIFLESSIONE DI CAPODANNO 2017 PER GLI AMICI CATTOLICI

Il Giubileo straordinario della Misericordia proclamato da papa Bergoglio con l’apertura della Porta Santa di San Pietro, è terminato il 20 Novembre 2016 con solenni celebrazioni. Dio è sì misericordioso e pietoso. Infatti, la Sacra Scrittura dice questo (Esodo 34:6,7): 

Il Signore passò davanti a lui, e gridò: «Il Signore! il Signore! il Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira, ricco in bontà e fedeltà, che conserva la sua bontà fino alla millesima generazione, che perdona l’iniquità, la trasgressione e il peccato, ma non terrà il colpevole per innocente; che punisce l’iniquità dei padri sopra i figli e sopra i figli dei figli, fino alla terza e alla quarta generazione!» 

SERIE CONSIDERAZIONI

In rapporto all’uomo resosi colpevole di peccato, appare chiaramente dichiarata in questo testo anche la componente di ira e giustizia divina. Queste sono altrettanto caratteristiche attribuite al carattere di Dio che non vanno per nulla trascurate. Diciamolo chiaro: la misericordia di Dio e la sua grazia non sono delle stampelle che facendone uso per un determinato periodo fissato dal papa, aggiustano tutte le cose sbagliate che facciamo; agendo in tal modo saremmo semplicemente cristiani ciechi e zoppicanti. L’anno Nuovo, il 2017, dovrebbe essere invece vissuto da ogni cristiano che si dichiara tale, nel profilo di responsabili scelte di fede. Le seguenti dichiarazioni che ho trovato nel libro di Ellen White Patriarchi e Profeti (p. 40, edizione AdV Firenze, 1998) dovrebbero essere meditate seriamente:

“Satana inganna gli uomini, li illude con il miraggio di conoscenze straordinarie. Esaltati dalle ideologie del progresso, essi s’incamminano per un sentiero che porta alla degradazione e alla morte, perché disprezzano le richieste di Dio. Satana spiegò ad Adamo ed Eva che infrangere la legge divina avrebbe portato loro dei vantaggi. Non sentiamo anche oggi lo stesso ragionamento? Molti accusano di grettezza mentale coloro che osservano i comandamenti di Dio: essi ritengono infatti di avere una visione più ampia e di godere di una maggiore libertà”. (…)

“Eva credette veramente alle parole di Satana, ma la sua sincerità non le risparmiò le conseguenze dell’errore. Il motivo del suo peccato fu infatti la diffidenza nei confronti degli avvertimenti di Dio. Nel giorno del giudizio gli uomini non saranno condannati per aver creduto ingenuamente a una menzogna, ma per non aver creduto alla verità, o per aver trascurato di ricercarla”.

©Pierluigi Luisetti